La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 30140 depositata nella giornata di ieri, ha stabilito che il reato di omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto non viene meno se l’imposta è rateizzata successivamente.
Ne consegue che il sequestro sui beni è legittimo fino alla conclusione della rateazione, a nulla rilevando che il piano di rateazione sia assistito da garanzia fideiussoria.
In particolare, secondo la Suprema Corte, la regolarizzazione a posteriori del versamento delle imposte non estingue il reato ma costituisce una circostanza attenuante. Inoltre, sempre secondo i giudici, il versamento rateale successivo alla consumazione del reato, non solo non estingue il reato tributario ma legittima anche il sequestro finalizzato alla confisca, in quanto, fino alla sua conclusione il debito non può considerarsi estinto e, quindi, il profitto del reato resta, seppur parzialmente, nella disponibilità del contribuente (eventualmente il sequestro potrà esser gradualmente ridotto per duplicazioni sanzionatorie). (Il Sole 24 Ore del 25 luglio 2012, pag. 23, Antonio Iorio )
In particolare, secondo la Suprema Corte, la regolarizzazione a posteriori del versamento delle imposte non estingue il reato ma costituisce una circostanza attenuante. Inoltre, sempre secondo i giudici, il versamento rateale successivo alla consumazione del reato, non solo non estingue il reato tributario ma legittima anche il sequestro finalizzato alla confisca, in quanto, fino alla sua conclusione il debito non può considerarsi estinto e, quindi, il profitto del reato resta, seppur parzialmente, nella disponibilità del contribuente (eventualmente il sequestro potrà esser gradualmente ridotto per duplicazioni sanzionatorie). (Il Sole 24 Ore del 25 luglio 2012, pag. 23, Antonio Iorio )