Il Governo sta approfondendo il rapporto “Analisi e raccomandazioni sul tema di contributi pubblici alle imprese” predisposto dal professor Giavazzi.
Partendo dal presupposto che solo una riduzione della spesa per finanziare una corrispondente diminuzione della pressione fiscale può favorire la crescita, i tecnici governativi stanno valutando un taglio drastico agli incentivi alle imprese utilizzando le risorse risparmiate per ridurre il carico fiscale alle aziende medesime.
Viene stimato che una riduzione delle agevolazioni per circa 10 miliardi annui potrebbe produrre nell’arco di due anni, un aumento del livello del Pil di 1,5% attraverso la contemporanea riduzione complessiva della tassazione sui contribuenti.
Tra le agevolazioni alle imprese esistenti che potrebbero essere tagliate si segnalano: i contributi in conto interessi, gli aiuti per emittenti locali, per l’agricoltura, i crediti di imposta, il bonus occupazionale, il fondo finanza d’impresa, gli incentivi assicurativi e all’aeronautica. (Il Sole 24 Ore del 19 luglio 2012, pag. 2, Carmine Fotina )
Viene stimato che una riduzione delle agevolazioni per circa 10 miliardi annui potrebbe produrre nell’arco di due anni, un aumento del livello del Pil di 1,5% attraverso la contemporanea riduzione complessiva della tassazione sui contribuenti.
Tra le agevolazioni alle imprese esistenti che potrebbero essere tagliate si segnalano: i contributi in conto interessi, gli aiuti per emittenti locali, per l’agricoltura, i crediti di imposta, il bonus occupazionale, il fondo finanza d’impresa, gli incentivi assicurativi e all’aeronautica. (Il Sole 24 Ore del 19 luglio 2012, pag. 2, Carmine Fotina )