Il Modello F24 per il pagamento dell’IMU deve essere accettato dalle banche anche se non indica il numero delle rate con cui si versa l’imposta sull’abitazione principale.
Sulla questione è stato diramato dall’Agenzia delle Entrate un comunicato al termine di una giornata segnata da un nuovo allarme dei C.A.F., dopo quello sui codici tributo di qualche settimana fa.
Il comunicato si è reso necessario dopo che migliaia di contribuenti, che si sono recati in banca o in posta per effettuare il versamento dell’acconto dell’IMU, si sono visti rifiutare la delega di pagamento per il fatto che in corrispondenza del codice tributo 3912 (riguardante l’imposta dovuta per l’abitazione principale), nella colonna “rateazione” del Modello F24 non era stato indicato il numero della rata corrispondente alla scelta effettuata dal contribuente di pagare l’IMU (due o tre rate); la risoluzione n. 35/E del 12 aprile 2012, con la quale sono state diramate le istruzioni operative per la compilazione del Modello F24, non aveva precisato nulla a riguardo. (Italia Oggi del 25 maggio 2012, pag. 21, Maurizio Bonazzi )
Il comunicato si è reso necessario dopo che migliaia di contribuenti, che si sono recati in banca o in posta per effettuare il versamento dell’acconto dell’IMU, si sono visti rifiutare la delega di pagamento per il fatto che in corrispondenza del codice tributo 3912 (riguardante l’imposta dovuta per l’abitazione principale), nella colonna “rateazione” del Modello F24 non era stato indicato il numero della rata corrispondente alla scelta effettuata dal contribuente di pagare l’IMU (due o tre rate); la risoluzione n. 35/E del 12 aprile 2012, con la quale sono state diramate le istruzioni operative per la compilazione del Modello F24, non aveva precisato nulla a riguardo. (Italia Oggi del 25 maggio 2012, pag. 21, Maurizio Bonazzi )