Nella giornata di ieri il Consiglio dei ministri ha approvato la riforma del fisco. Il testo, ora all’esame delle Camere, si muove sulle seguenti due direttrici: certezza ed equità per sostenere la crescita.
La certezza del diritto passa principalmente attraverso la ridefinizione e codificazione dell’abuso del diritto, la revisione delle sanzioni penali, nonché l’accelerazione del contenzioso.
L’equità, invece, non si baserà più sul tanto atteso e annunciato fondo “taglia tasse” che per la seconda volta in poco tempo (era già accaduto con il D.L. fiscale) è stato stralciato dal testo approvato.
Tra le novità si segnala in particolare la nuova imposta unica sul reddito imprenditoriale (IRI): l’imprenditore potrà scegliere se tassare il reddito aziendale separatamente da quello personale. Pertanto, nessun obbligo di passaggio all’IRI come prevedeva inizialmente lo schema di delega discusso il 23 marzo scorso. (Il Sole 24 Ore del 17 aprile 2012, pag. 2, Marco Mobili )
L’equità, invece, non si baserà più sul tanto atteso e annunciato fondo “taglia tasse” che per la seconda volta in poco tempo (era già accaduto con il D.L. fiscale) è stato stralciato dal testo approvato.
Tra le novità si segnala in particolare la nuova imposta unica sul reddito imprenditoriale (IRI): l’imprenditore potrà scegliere se tassare il reddito aziendale separatamente da quello personale. Pertanto, nessun obbligo di passaggio all’IRI come prevedeva inizialmente lo schema di delega discusso il 23 marzo scorso. (Il Sole 24 Ore del 17 aprile 2012, pag. 2, Marco Mobili )