Visto di conformità del credito IVA
Il credito IVA maturato al 31 dicembre 2017 può essere utilizzato in compensazione con altre imposte e contributi (compensazione “orizzontale” o “esterna”), “in teoria” già a decorrere dalla scadenza del 16 gennaio 2018 (codice tributo 6099 – anno di riferimento 2017), sempre che la contabilità dell’anno sia tutta inserita, facendo però attenzione alle modalità di utilizzo e a determinati limiti.
Il limite massimo di utilizzo, prima della presentazione della dichiarazione IVA, è pari a 5.000 euro, come già avveniva negli anni precedenti.
Il limite di 5.000 euro è elevato a 50.000 euro per le start-up innovative.
Quest’anno la dichiarazione IVA può essere presentata dal 1° febbraio 2018 fino al 30 aprile 2018.
Ai sensi delle novità introdotte dal D.L. n. 50/2017, convertito con modificazioni in legge n. 96/2017, in tutti i casi di utilizzo a compensazione del credito IVA, il pagamento di ogni singolo modello F24 dovrà avvenire esclusivamente con modalità telematiche (Fisconline / Entratel) e non è più consentito l’utilizzo dell’home banking.
La trasmissione telematica delle deleghe di pagamento recanti compensazioni di crediti IVA che superano l’importo annuo di 5.000 euro può essere effettuata non prima che siano trascorsi dieci giorni dalla presentazione della dichiarazione o dell’istanza da cui il credito emerge, indipendentemente dalla data di addebito indicata.
La legge di Bilancio 2018 (n. 205/2017) ha introdotto la possibilità che il pagamento del modello F24 in compensazione venga sospeso, per un massimo di 30 giorni, in presenza di profili di rischio, al fine di controllare l’utilizzo del credito. La delega è eseguita se, all’esito del controllo, il credito risulta correttamente utilizzato oppure una volta “decorsi trenta giorni dalla data di presentazione delle delega di pagamento”.
Chi avesse maturato nel 2016 un credito IVA compensabile, non interamente utilizzato in compensazione nel corso del 2017, potrà proseguirne l’utilizzo (codice tributo 6099 – anno 2016) fino a quando non sarà presentata la dichiarazione annuale IVA per il 2017, all’interno della quale il credito dell’anno precedente sarà, per così dire, “rigenerato” andandosi a sommare al credito IVA maturato nel 2017.
Ricordiamo, sempre in tema di compensazioni, che dal 2011 sono operative le disposizioni contenute nell’art. 31 del D.L. n. 78/2010, che ha previsto:
- da un lato il divieto di utilizzare in compensazione i crediti erariali in presenza di debiti superiori a 1.500 euro per i quali sia scaduto il termine di pagamento (pena l’applicazione di una sanzione del 50% dell’importo indebitamente compensato);
- e, dall’altro, la possibilità di pagare, anche in parte, i ruoli erariali tramite compensazione.
Si precisa anche che la disciplina sulla compensazione dei crediti IVA sopra illustrata riguarda soltanto la compensazione “orizzontale” o “esterna” dei crediti IVA, e non anche la compensazione cosiddetta “verticale” o “interna”, ossia la compensazione dei predetti crediti con l’IVA dovuta a titolo di acconto, di saldo o di versamento periodico.