Gli autori evidenziano alcune problematiche relative alla proroga al 30 giugno per l’obbligo dell’uso del POS per i soggetti privati che effettuano attività di vendita di prodotti o prestazioni di servizi anche professionali.
In particolare, prima che intervenisse la proroga, nella Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio, n. 21, era stato pubblicato il decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 24 gennaio attuativo dell’ambito di applicazione dei pagamenti mediante carte di debito.
Tale regolamento aveva individuato, secondo criteri di gradualità e sostenibilità, un limite minimo di acquisto, pari a trenta euro, nonché le categorie di operatori nei confronti delle quali trovasse gradualmente applicazione la misura. Il criterio utilizzato a tal fine è stato quello dell’ammontare del fatturato dell’anno precedente a quello nel corso del quale è effettuato il pagamento.
Con successivo decreto, che deve essere adottato entro 90 giorni dall’entrata in vigore dell’obbligo (e quindi originariamente entro il 26 giugno 2014), potevano essere individuate nuove soglie e nuovi limiti minimi di fatturato, con possibilità inoltre di estendere gli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronico anche con tecnologie mobili.
Pertanto, secondo gli autori, la modifica della decorrenza dell’obbligo, differita al 30 giugno 2014, renderà probabilmente necessaria l’adozione di un nuovo decreto ministeriale che vada a fissare la nuova tempistica in ragione di quelle esigenze di gradualità e sostenibilità che hanno guidato il Ministero dello Sviluppo economico nella stesura del decreto attuativo. (Il Sole 24 Ore del 4 marzo 2014, pag. 16, di Alessandro Mastromatteo, Benedetto Santacroce)