L’Agenzia delle Entrate ha da ieri reso disponibile sul proprio sito web il software Redditest, che consente ai contribuenti di verificare la propria posizione di coerenza tra reddito e spese.
Il nuovo redditometro previsto dal D.L. n. 78/2010 si applicherà a partire dall’anno di imposta 2009 e tiene conto di oltre 100 voci di spesa.
Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del precedente redditometro, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat).
Deve essere ancora però emanato un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze previsto espressamente dal quinto comma dell’articolo 38 del D.P.R. n. 600/1973 nella versione modificata dal D.L. n. 78/2010 che formalizzerà le voci di spesa e le variabili di stima che vengono utilizzate per i calcoli del nuovo Redditest. (Italia Oggi del 21 novembre 2012, pag. 22, Andrea Bongi )
Si tratta di un metodo di ricostruzione del reddito che, a differenza del precedente redditometro, non si basa su presunzioni originate dall’applicazione di coefficienti, bensì su dati certi (spese sostenute) e situazioni di fatto (spese medie di tipo corrente, risultanti dall’analisi annuale dell’Istat).
Deve essere ancora però emanato un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze previsto espressamente dal quinto comma dell’articolo 38 del D.P.R. n. 600/1973 nella versione modificata dal D.L. n. 78/2010 che formalizzerà le voci di spesa e le variabili di stima che vengono utilizzate per i calcoli del nuovo Redditest. (Italia Oggi del 21 novembre 2012, pag. 22, Andrea Bongi )