Nella giornata di ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge recante «Disposizioni urgenti concernenti l’IMU, l’alienazione di immobili pubblici e la Banca d’Italia».
La principale novità riguarda il pagamento della seconda rata dell’IMU sulla prima casa per la quale si conferma l’abolizione così come pure per gli immobili strumentali agricoli.
Le risorse necessarie per l’intervento, il cui costo è stimato di oltre 2 miliardi, verranno coperte essenzialmente con interventi sul sistema bancario con una quota di un terzo con anticipi sull’imposizione del risparmio amministrato e 2 terzi con aumenti di anticipi su IRES e IRAP a fronte di un aumento delle aliquote IRPEF e IRES che graverà solo per un anno sulle banche.
Secondo il ministro dell’Economia, si tratta sostanzialmente di un’una tantum «che però è accettabile anche dal punto di vista della normativa UE»; l’anticipo corrisposto è comunque corposo e «sarà vicino al 130 %. (Italia Oggi del 28 novembre 2013, pag. 27, di Simona D’Alessio, Giovanni Galli)