Tra le novità inserite nella Delega per la Riforma Fiscale emergono i nuovi regimi semplificati, con tassazione sostitutiva dei redditi realizzati.
La bozza del documento contiene, quale obiettivo prioritario, la revisione dell’imposizione sui redditi d’impresa, con l’introduzione di regimi «forfetari» (o meglio, sostitutivi) per i contribuenti che esercitano attività commerciali con ridotte dimensioni e indica altresì le linee guida su cui saranno tarati i prossimi provvedimenti (decreti legislativi).
In particolare viene prevista l’assimilazione al regime dell’imposta sul reddito delle società (IRES) del reddito determinato dalla generalità delle imprese, anche gestite in forma associata da soggetti passivi IRPEF, con l’introduzione di un’imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), avente un’aliquota proporzionale (e non progressiva) allineata a quella IRES (attualmente al 27,5 per cento) che colpisce il reddito realizzato, al netto di quello attribuito (e tassato per trasparenza ai fini IRPEF) all’imprenditore o ai soci.
Inoltre viene proposto l’ampliamento di regimi semplificati, che si aggiungono a quelli premiale e della trasparenza (articolo 10 del D.L. n. 201 del 2011), destinati ai contribuenti che operano con strutture molto dimensionate (piccole imprese), diversificati sulla base del comparto merceologico in cui gli stessi operano (si avranno, perciò, regimi specifici per i contribuenti che operano nei distinti comparti – tessile, mobilio, alimentare ecc.). (Italia Oggi del 26 giugno 2013, pag. 27, Fabrizio G. Poggiani )
In particolare viene prevista l’assimilazione al regime dell’imposta sul reddito delle società (IRES) del reddito determinato dalla generalità delle imprese, anche gestite in forma associata da soggetti passivi IRPEF, con l’introduzione di un’imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), avente un’aliquota proporzionale (e non progressiva) allineata a quella IRES (attualmente al 27,5 per cento) che colpisce il reddito realizzato, al netto di quello attribuito (e tassato per trasparenza ai fini IRPEF) all’imprenditore o ai soci.
Inoltre viene proposto l’ampliamento di regimi semplificati, che si aggiungono a quelli premiale e della trasparenza (articolo 10 del D.L. n. 201 del 2011), destinati ai contribuenti che operano con strutture molto dimensionate (piccole imprese), diversificati sulla base del comparto merceologico in cui gli stessi operano (si avranno, perciò, regimi specifici per i contribuenti che operano nei distinti comparti – tessile, mobilio, alimentare ecc.). (Italia Oggi del 26 giugno 2013, pag. 27, Fabrizio G. Poggiani )