In occasione del Consiglio dei Ministri di mercoledì 26 giugno convocato per varare il pacchetto per incentivare le nuove assunzioni, il Governo dovrebbe sciogliere definitivamente anche il nodo dell’aumento dell’aliquota Iva.
Due le opzioni sul tavolo di palazzo Chigi: uno slittamento in versione minimale (tre mesi) dal costo di 1 miliardo oppure di sei mesi (2 miliardi la dote necessaria).
Il nodo da sciogliere resta legato alla possibilità di reperire le risorse necessarie per il rinvio dell’aumento dell’Iva previsto ad oggi dal 1° luglio.
Una strada in salita che però potrebbe essere superata facendo leva sul cosiddetto tesoretto da spread disponile a fine anno per la minor spesa per interessi sostenuta rispetto alle previsioni del precedente governo Monti. (Il Sole 24 Ore del 22 giugno 2013, pag. 3, Barbara Fiammeri, Marco Rogari )
Il nodo da sciogliere resta legato alla possibilità di reperire le risorse necessarie per il rinvio dell’aumento dell’Iva previsto ad oggi dal 1° luglio.
Una strada in salita che però potrebbe essere superata facendo leva sul cosiddetto tesoretto da spread disponile a fine anno per la minor spesa per interessi sostenuta rispetto alle previsioni del precedente governo Monti. (Il Sole 24 Ore del 22 giugno 2013, pag. 3, Barbara Fiammeri, Marco Rogari )