Con l’avvicinarsi della prima scadenza del prossimo 2 aprile per la comunicazione dei beni concessi in utilizzo ai soci si sta valutando l’ipotesi di un’ulteriore proroga.
Si ricorda che l’adempimento dovrà riguardare, non solo il 2011, anno di prima applicazione della norma (articolo 2 del D.L. n. 138, entrato in vigore 17 settembre 2011) ma anche il 2012.
L’Agenzia delle Entrate, in vista dei diversi problemi applicativi e per la sovrapposizione con altri adempimenti che, in questi mesi, hanno suscitato le critiche degli operatori, sta valutando l’ipotesi di una proroga al 30 settembre 2013, soprattutto se dovesse essere confermata l’idea di inserire, nell’ottica di alleggerire il sistema tributario, una serie di oneri direttamente in dichiarazione (Unico Persone Fisiche, Società di Persone e Società di Capitali che si presentano entro il 30 settembre).
Tuttavia emerge dalle diverse categorie che la comunicazione dei beni dati in uso ai soci o familiari, così come definita dal provvedimento del Direttore del 16 novembre 2011, non tiene conto appieno degli indirizzi espressi successivamente dall’Amministrazione finanziaria (circolari n. 24 e 36 del 2012). Ad esempio, dagli operatori è arrivata la proposta di valutare la possibilità di escludere dall’obbligo le situazioni in cui non si riscontri materia imponibile in capo agli utilizzatori oppure non vi siano ipotesi di costi indeducibili in capo al concedente. Questo potrebbe permettere all’imprenditore individuale che utilizza il veicolo aziendale anche per propri fini personali di non effettuare alcuna comunicazione nel caso in cui i costi indeducibili siano superiori al fringe benefit a lui imputabile. (Il Sole 24 Ore dell’8 febbraio 2013, pag. 17, Marco Bellinazzo )
L’Agenzia delle Entrate, in vista dei diversi problemi applicativi e per la sovrapposizione con altri adempimenti che, in questi mesi, hanno suscitato le critiche degli operatori, sta valutando l’ipotesi di una proroga al 30 settembre 2013, soprattutto se dovesse essere confermata l’idea di inserire, nell’ottica di alleggerire il sistema tributario, una serie di oneri direttamente in dichiarazione (Unico Persone Fisiche, Società di Persone e Società di Capitali che si presentano entro il 30 settembre).
Tuttavia emerge dalle diverse categorie che la comunicazione dei beni dati in uso ai soci o familiari, così come definita dal provvedimento del Direttore del 16 novembre 2011, non tiene conto appieno degli indirizzi espressi successivamente dall’Amministrazione finanziaria (circolari n. 24 e 36 del 2012). Ad esempio, dagli operatori è arrivata la proposta di valutare la possibilità di escludere dall’obbligo le situazioni in cui non si riscontri materia imponibile in capo agli utilizzatori oppure non vi siano ipotesi di costi indeducibili in capo al concedente. Questo potrebbe permettere all’imprenditore individuale che utilizza il veicolo aziendale anche per propri fini personali di non effettuare alcuna comunicazione nel caso in cui i costi indeducibili siano superiori al fringe benefit a lui imputabile. (Il Sole 24 Ore dell’8 febbraio 2013, pag. 17, Marco Bellinazzo )