La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29397 del 19 luglio 2012, ha stabilito che la responsabilità patrimoniale della società in relazione al profitto dei reati consumati dai suoi amministratori è del tutto autonoma rispetto alle vicende societarie successive alla consumazione degli illeciti medesimi.
Sono pertanto sequestrabili i beni dell’impresa che ha percepito indebitamente dei finanziamenti pubblici per i comportamenti illeciti dei propri precedenti amministratori che si erano dimessi. L’impresa resta responsabile per aver permesso attività illecite ai vertici senza aver vigilato. (Italia Oggi del 20 luglio 2012, pag. 24, Debora Alberici )